(UMWEB) – Perugia - È iniziato il primo marzo scorso, presso la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, il corso di formazione specifica in Medicina generale, che in Umbria conta 41 posti per giovani medici pronti a specializzarsi nella branca che consente di diventare medici di famiglia.
All’apertura è intervenuto l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, sottolineando che “per la prima volta, negli ultimi dieci anni, in Umbria è disponibile un numero così elevato di borse di studio per questa specializzazione, che consente di dare una risposta significativa al tema della carenza e del ricambio generazionale dei medici, a cominciare da quelli di medicina generale, che svolgono un ruolo strategico sul territorio a servizio dei bisogni di salute dei cittadini”.
“Inizialmente – ha spiegato l’assessore – erano 27 i posti a disposizione, ma ci siamo battuti al livello nazionale per averne di più e, grazie a un nuovo accordo tra Stato e Regioni, si è arrivati a 41. Abbiamo bisogno di energie nuove per raccogliere le sfide future e l’apporto dei medici di territorio è fondamentale. Così come sono indispensabili più risorse e più personale per il servizio sanitario pubblico. Per questo abbiamo chiesto al Governo più fondi e la rimozione del vincolo normativo che, in ogni singola Azienda sanitaria, non permette di superare il costo del personale sostenuto nel 2004, limitando la possibilità di assumere nuove figure anche alle Regioni virtuose e con i conti in ordine come l’Umbria”.
Barberini ha anche affrontato il tema, che interessa tutto il Paese, della mancanza di medici, affermando che “questo problema non si risolve abolendo il numero chiuso per l’accesso al corso di laurea in Medicina, ma aumentando i posti per la formazione specialistica dei medici. Una necessità che la Regione Umbria sostiene da tempo, tanto che oltre ai contributi del Fondo sanitario nazionale, ha investito ingenti risorse aggiuntive per le borse di specializzazione, oltre ad aver chiesto al Ministero della Salute di intervenire in questa direzione”.
Nel suo saluto ai futuri medici di medicina generale, l’assessore ha evidenziato che “nel nuovo modello di sanità che vogliamo realizzare in Umbria, per rispondere meglio ai nuovi bisogni di salute delle persone, in un contesto sociale profondamente cambiato con circa il 25 per cento della popolazione over 65 anni, prevenzione e servizi sanitari di territorio avranno un’attenzione sempre maggiore e i medici di medicina generale avranno un ruolo sempre più importante”.