(UNWEB) Il consigliere regionale Daniele Carissimi (Lega) annuncia di avere depositato una mozione riguardante “misure di contrasto al fenomeno della fuga dei cervelli”, un atto con cui chiede alla Giunta di “impegnarsi a mettere in campo le misure necessarie a sostenere la permanenza, il rientro e l’attrazione sul territorio di giovani altamente qualificati”.
“I giovani diplomati e laureati – afferma Carissimi - devono trovare in Umbria prospettive valide e attrattive per il loro futuro, all’altezza dei loro studi e delle loro aspirazioni, che li spingano a restare e a costruire il loro domani in questo territorio. I giovani sono il nostro futuro: non possiamo guardarli andar via in cerca di un posto migliore dove vivere e lavorare. Quelli che dopo gli studi abbandonano l’Umbria lasciano un vuoto di professionalità specializzate che penalizza le imprese regionali, soprattutto in questo momento in cui le aziende richiedono figure altamente qualificate e competenze specifiche. Sono necessarie misure mirate di contrasto a questo fenomeno, che impoverisce il tessuto economico, sociale e demografico del territorio regionale.
La mia proposta – spiega il consigliere regionale - è quella di mettere in campo misure concrete, volte a incentivare la cooperazione tra imprese, Università e Centri di ricerca; a realizzare iniziative ed eventi come fiere del lavoro, career day e recruiting day; a introdurre forme di sostegno alle iniziative imprenditoriali ad alto valore aggiunto per attrarre chi voglia dare inizio a una nuova attività o progetto innovativo nel territorio regionale; a prevedere, accanto alla elargizione di risorse, anche un’assistenza consulenziale per l’avvio dell’attività; infine, a promuovere un modello di governance partecipativa che coinvolga le Università, il settore privato e la Pubblica amministrazione, anche attraverso gli strumenti del partenariato pubblico privato e del project financing.”
“L’Umbria – prosegue Carissimi – ha il numero di diplomati più elevato del paese, ben il 72% della popolazione tra i 25 e i 64 anni, ed è la quarta regione italiana per numero di laureati, che sono il 33% dei cittadini tra i 25 e i 39 anni. Molti di loro, tuttavia, lasciano l’Umbria e l’Italia mossi dall’esigenza di incarichi soddisfacenti e in linea con i loro studi, chance di carriera e possibilità di gestire in maniera flessibile il proprio tempo di vita. È necessario combattere le spinte centrifughe e incentivare, attraverso politiche di attrazione delle competenze, i giovani laureati a mettere a frutto la propria professionalità qui, nel territorio umbro. La mia mozione – conclude - chiede quindi l’impegno della Giunta ad attuare queste misure, con l’obiettivo di aumentare l’attrattività del territorio umbro nei confronti di giovani altamente qualificati, per i quali l’Umbria possa essere il posto migliore dove vivere, lavorare e costruire il futuro”.