(UNWEB) “Fare piena luce su una vicenda opaca come quella della raccolta fondi promossa da ‘La Rosa dell’Umbria Odv’ in favore dell’ospedale di Pantalla. Una vicenda sulla quale non c’è certezza ufficiale in merito alla paternità, alla somma raccolta e all’acquisto finale dei defibrillatori, arrivati in un numero minore rispetto a quelli annunciati. Una vicenda che danneggia i residenti e i donatori della Media valle del Tevere, nonché le stesse strutture a cui era stato promesso un impegno di vitale importanza per questa fase storica”.
Così Tommaso Bori (Pd) e Thomas De Luca (M5S), che annunciano un’interrogazione alla Giunta regionale, con l’obiettivo di “ricevere lo stato di aggiornamento preciso della situazione relativa alla raccolta fondi e a tutti i successivi avvenimenti, che non lasciano prevedere una situazione completamente trasparente”.
Bori e De Luca ricordano la prima interrogazione, del 26 ottobre 2021 e la risposta dell’assessore Coletto, “che annunciava la consegna di tre ventilatori mentre spiegava di non avere alcuna notizia dei due mancanti, dicendo anche di non avere facoltà per intervenire sulla vicenda. A fronte di questa risposta – spiegano i due consiglieri d’opposizione – c’è stata una nuova interrogazione, datata 9 novembre 2021, alla quale non è arrivata risposta. I responsabili de ‘La Rosa dell’Umbria Odv’, dal canto loro, avevano dichiarato di aver raccolto 188mila euro, cifre diverse da quelle dichiarate dal Comune, e che loro stessi erano vittima di frode per aver ricevuto solo tre ventilatori”.
“Altrettanto nebuloso è il rapporto con il Comune di Todi – osservano Bori e De Luca –, il sito dell’Amministrazione ne parla il 25 aprile 2020, dicendo che il risultato parziale è di ‘più di 150mila euro’, evidenziando come si trattasse di una iniziativa ‘promossa dall’Amministrazione comunale’, tanto che ne esplicitava le finalità: l’acquisto di un eco doppler portatile con accessori (17mila euro) e cinque ventilatori polmonari (118.950 euro). Su tutto ciò puntualmente era stato diramato un comunicato stampa, pubblicato anche sul sito del Comune, poi rimosso. Era stata pubblicata la fattura dell’acquisto dei cinque ventilatori e l’attestazione del bonifico. L’intestazione della fattura era relativa a ‘La Rosa dell’Umbria Odv’. Sul tema c’era stata anche l’interrogazione del gruppo consiliare del Partito democratico di Todi. Il Sindaco aveva risposto che l’amministrazione non aveva mai reso informazioni sull’attività di terzi e non era stata interessata da alcuna raccolta fondi”.
“Ad avvalorare la ricostruzione – proseguono Bori e De Luca – c’è la proposta di donazione, inviata da ‘La Rosa dell’Umbria Odv’ al direttore generale di Usl Umbria 1 per un ecocolor doppler e cinque ventilatori. Proposta accettata. Emerge anche una discrepanza tra quanto raccolto e quanto donato e, inoltre, emergono fratture interne allo stesso centrodestra della zona, considerando che la Sindaca di Marsciano ha dichiarato al ‘Messaggero’ che ‘tutta la parte decisionale e operativa legata all’acquisto dei ventilatori è stata gestita dal Comune di Todi e da La Rosa dell’Umbria in totale autonomia e senza nessuna condivisione”.
“Alla luce di una vicenda così complessa e decisamente poco chiara – aggiungono Bori e De Luca – intendiamo sapere se sono stati effettuati ulteriori approfondimenti nel corso dell’ultimo anno e mezzo e, in caso contrario, in merito alle motivazioni che hanno spinto la Giunta regionale e i dirigenti della Usl Umbria 1 a non procedere in tale direzione. Occorre chiarire il motivo per cui la Giunta regionale non ha risposto all’interrogazione del novembre 2021 e sull’effettivo ammontare e sul rendiconto finale della donazione ricevuta dall’USL Umbria 1 da “La Rosa dell’Umbria ODV”, alla luce del fatto – concludono - che la somma dei due ventilatori mancanti ammonterebbe a quasi 50mila euro”.