(UNWEB) – Perugia – L'assessore regionale con delega alla Caccia e alla Pesca, Simona Meloni, ha annunciato l'approvazione da parte della Giunta regionale della bozza di convenzione con la Provincia di Perugia per l'anno 2025, finalizzata al rafforzamento delle attività di vigilanza e controllo in materia ittico-venatoria su tutto il territorio provinciale. "Si tratta – ha dichiarato l'assessore Meloni - di un modello virtuoso di collaborazione tra amministrazioni pubbliche che andrà ad assicurare una gestione faunistica sostenibile e la tutela della biodiversità nel rispetto delle norme e della sicurezza delle attività legate a caccia e pesca".
L'accordo, fortemente voluto dall'Assessorato regionale, chiude una fase d'incertezza che si trascinava da tempo e rappresenta un passo importante di una strategia complessiva volta a costruire un sistema integrato ed efficiente di tutela ambientale e gestione faunistica, in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale in materia. Così come già avviene con la Provincia di Terni, ora anche la Provincia di Perugia vedrà rafforzata la sua attività di vigilanza e controllo con una dotazione di 40mila euro per l'anno 2025.
"L'integrazione delle funzioni di vigilanza tra Regione e Province è un tassello importante che rappresenta un modello virtuoso di collaborazione istituzionale – ha dichiarato l'assessore regionale Simona Meloni –. Estendere anche alla Provincia di Perugia l'esperienza positiva già avviata con quella di Terni significa rafforzare in modo concreto le politiche di gestione faunistica sostenibile e tutela della biodiversità, assicurando al contempo il rispetto delle norme e la sicurezza delle attività legate alla caccia e alla pesca".
La convenzione approvata prevede un contributo complessivo di 40mila euro per il 2025, suddiviso tra due capitoli del bilancio regionale, e include attività fondamentali quali: il controllo del rispetto della normativa venatoria e ittica; la vigilanza sul corretto svolgimento delle attività di prelievo venatorio e pesca; il supporto al contenimento della fauna selvatica, in particolare del cinghiale; la verifica delle distanze tra appostamenti fissi e della tabellazione degli istituti pubblici; il coordinamento delle guardie giurate volontarie; la partecipazione a progetti specifici, anche d'interesse comunitario. Con questa intesa la Regione Umbria consolida un approccio fondato sul presidio del territorio, prevenzione e gestione integrata, al servizio della legalità e della sostenibilità ambientale.
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