Associazione Convivium, un omaggio al maestro Giuseppe Magnini

(UNWEB) Corciano. "In realtà il maestro Giuseppe Magnini, che oggi è ultranovantenne, si è stupito alla notizia che volevamo omaggiarlo con una mostra, ha detto che tutto il suo lavoro è stato fatto per la comunità!". Così l'associazione Convivium Corciano, annuncia l'inaugurazione della mostra “Dal Mito alla Storia” , L'appuntamento, previsto sabato 21 dicembre alle 17,30 nella Sala dell'Antico Mulino, oltre ad impreziosire "Corciano Natale”, apre il percorso denominato “LiberAmente”, il ciclo di incontri letterari del periodo natalizio che si concluderanno il 6 gennaio. Il tema della mostra, spiegano dall'associazione Convivium, è l'alternanza tra leggenda e storia, intesa come idealizzazione di un evento, da una parte, e racconto di qualcosa di realmente accaduto dall'altra: attraverso i volti, i corpi, le architetture e la natura raffigurati, l'artista ci riporta indietro nel tempo. Il maestro ha dedicato la sua vita allo studio approfondito delle fonti mitologiche e storiche autoctone e le sue opere spaziano dall'origine di Corciano ai giorni nostri attingendo a fonti storiche accreditate, a testi antichissimi che custodisce con cura. Il vernissage sarà allietato dalle note di un quintetto di ottoni, a cura di Davide Bartoni e, al termine, da un brindisi di auguri all'aperto che cadendo nel giorno del solstizio d'inverno si arricchisce di significati simbolici. La Sala dell'antico Mulino e la mostra, faranno da cornice ai quattro appuntamenti letterari di Convivium su poesia, saggistica narrativa. Domenica 22 dicembre alle 18,00, Eugenio Giannì propone il suo “Passoscarparo” (Futura Edizoni), sabato 28 dicembre alle 18,30, Bakary Coulibaly e Luisa Concetti, “Il castello nell'uovo” (Albatros Edizioni), domenica 29 dicembre alle 18,30, Marcello Ramadori “Il sole, la luna e le altre cose” (Morlacchi Editore) e, sabato 4 gennaio alle 17,30, Michele Sanvico, “Sibilla – Il segretto di pietra” (stampato in proprio). Il finissage della mostra sara' impreziosito dalle note di Paolo e Benedetta Bartoni.