(UNWEB) Perugia. Quando, nell’estate del 1891, Johannes Brahms compose il Quintetto per Clarinetto ed Archi in Si minore, op.115, aveva già deciso che la sua attività di compositore era ormai definitivamente conclusa. Appena pochi mesi prima, infatti, nel 1890, incurante della straordinaria celebrità che aveva raggiunto, e addolorato per la perdita di persone a lui care, aveva confessato al suo amico ed editore Simrock a proposito del Quintetto per Archi op.111: “Con questa nota ci si può accomiatare dalla mia musica , perché è ora di smettere”.