(UNWEB) “La Regione Umbria si adegui subito a quanto è stato stabilito il 3 novembre dalla Suprema Corte, ovvero che la responsabilità del risarcimento per danni cagionati dagli animali selvatici appartenenti alle specie protette e che rientrano nel patrimonio indisponibile dello Stato, come nel caso dei cinghiali, vanno imputati alla Regione, in quanto è l’ente al quale spetta la funzione di emanare leggi oltre che di amministrare, programmare, coordinare e controllare le attività che riguardano la gestione della fauna selvatica, anche quando le stesse attività vengano delegate ad altri enti o associazioni”.