(ASI) Vogliamo ritornare sull'incendio che ha colpito Moiano lo scorso 19 agosto. Lo facciamo per prima cosa per valutare meglio l’accaduto; poi, per sottolineare l’impegnativo intervento dei vigili del Fuoco. Alto il rischio corso anche dai residenti, una tragedia scongiurata dalla tempestiva azione, dalla professionalità e abnegazione dei vigili del fuoco.
Un riepilogo dei fatti: il 19 agosto intorno alle ore 15 sono intervenute a Moiano la partenza dei volontari di Città della Pieve, la. squadra boschiva ed un'autobotte della centrale di Perugia. la partenza, a del lago, una squadra boschiva dal distaccamento di Montepulciano (comando di Siena) ed almeno tre squadre dell'agenzia foreste (agfor) l'incendio stava interessando oltre il bosco, anche alcune abitazioni private ed un agriturismo. I civili sono stati evacuati dal personale VVF. Si è reso necessario anche l'impiego dei mezzi aerei, un elicottero ed un Canadair. Durante le operazioni di spegnimento si sono verificate alcune esplosioni dovute a delle bombole di GPL, da un serbatoio sempre. Di GPL interrato è da alcuni ordigni bellici risalenti alla seconda guerra mondiale. Le operazioni di spegnimento si sono protratte fino a sabato notte a tarda ora, non solo per la bonifica del bosco, ma anche per tenere sotto controllo la combustione del GPL contenuto in un serbatoio interrato.
Dunque un incendio ha innescato ordigni, a quanto sembra, di diversa natura, che lì giacevano (inosservati?) dai tempi del secondo conflitto mondiale. Come sia potuto accadere tutto ciò, se lo chiedono in primo luogo i diretti interessati dall’evento incendiario, tanto da rendere necessario il controllo e l'eventuale bonifica del territorio. Anche perché, se all'improvviso riemerge dal nulla pericoloso materiale militare risalente alla seconda guerra mondiale, urge una verifica a più vasto raggio. Da tener conto che nel 1943-1945 l’area in questione è stata interessata da una vivace attività militare anche di gruppi di partigiani.
