(ASI) Perugia. Domiciliarità, vita indipendente e inclusione sociale, sono le tre parole chiave adottate dalla Regione Umbria per la sfida alla non autosufficienza: la Giunta regionale, su iniziativa della vicepresidente con delega al Welfare, Carla Casciari, ha destinato 2 milioni di euro per finanziare la quota sociale prevista nel nuovo Piano regionale integrato per la non auto-sufficienza, "Prina". Le risorse, assegnate ai Comuni capofila delle Zone sociali, sono destinate prevalentemente (1.600.000 euro) al potenziamento degli interventi a favore della domiciliarità, mentre la restante parte (400.000 euro) servirà ad avviare due sperimentazioni riportate nel nuovo "Prina".